Edward Luttwak - Tecnica del colpo di Stato [Pdf Ita][TNT Village]

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Edward Luttwak - Tecnica del colpo di Stato [Pdf Ita][TNT Village] [Tntvillage.Scambioetico]

Edward Nicolae LUTTWAK
TECNICA DEL COLPO DI STATO







.: DETTAGLI :.

Autore: Edward Nacolae LUTTWAK
Titolo: TECNICA DEL COLPO DI STATO
Anno: 1969
Lingua: Italiano
Genere: Politologia
Dimensione del file: 48,7 MB
Formato del file: Pdf


.: DESCRIZIONE :.

(dalla PREMESSA DELL'AUTORE)



QUESTO è un manuale. Quindi non si propone di compiere un'analisi teorica del colpo di Stato, ma piuttosto di formulare le tecniche che si possono impiegare per impadronirsi del potere nell'ambito di uno Stato. Lo si può paragonare a un libro di cucina, nel senso che mira a consentire a ogni dilettante animato di entusiasmo, e che disponga dei giusti ingredienti, di attuare il suo colpo di Stato personale; occorre soltanto conoscerne le regole.
Due parole di ammonimento: in primo luogo, per poter attuare con successo un colpo di Stato, devono verificarsi determinate condizioni preliminari, così come per cucinare la zuppa di pesce bisogna disporre, tanto per cominciare, dei pesci della qualità adatta. In secondo luogo, i lettori devono rendersi conto che le conseguenze di un insuccesso sono di gran lunga peggiori dell'essere costretti a mangiare al ristorante. (Ma anche i vantaggi del successo sono più grandi.)
Si potrà obiettare che, qualora un manuale come il nostro dovesse essere inadeguato o tale da fuorviare i lettori, questi potrebbero andare incontro a grandi pericoli, mentre, se si trattasse di una guida efficiente ai problemi di cui ci occupiamo, potrebbe condurre a sollevazioni e disordini. La mia tesi difensiva è la seguente: i colpi di Stato sono già abbastanza comuni, e se, in seguito alla pubblicazione di questo libro, un maggior numero di persone imparerà ad attuarli, ciò costituirà semplicemente un passo avanti verso la democratizzazione del colpo di Stato, e chiunque sia di idee liberali dovrebbe esserne contento.
Infine, si dovrebbe tener presente che le tecniche esaminate in questo volume sono politicamente neutre e concernono soltanto l'obiettivo della conquista del controllo dello Stato e non tutte le politiche successive. I lettori ai quali prema approfondire l'argomento, potranno consultare opere accademiche sullo stesso, tra le quali citeremo: The Role of the Military in Under-Developed Countries di J.J. Johnson; The Man on Horseback di S.E. Finer e il capitolo dedicato alle organizzazioni delle forze armate in Modernization and Structure of Societies di Marion J. Levy jr.

(dalla PRESENTAZIONE ALL'EDIZIONE ITALIANA)



QUESTO manuale pratico, come lo definisce semplicemente l'autore, non mancò di suscitare l'esitazione e la diffidenza dei suoi primi editori a diffonderlo. Il perché è presto detto: dopo le prime pagine, chiunque si rendeva conto che il libro era un'autentica bomba, e anche se qualcuno, fuorviato dalla scrittura semplice e un po' ironica, poteva considerarlo dapprincipio un thriller alla James Bond, si sarebbe poi facilmente e subito convìnto che Luttwak scriveva su un argomento molto serio con estrema serietà. In termini elementari, il colpo di Stato, volere o no, è divenuto uh fenomeno della vita moderna (dal 1945 al 1968 se ne sono verificati settantacinque nel mondo) e ciò ci sprona a comprenderne e l'importanza e il significato. Luttwak, nato a Arad in Transilvania, cittadino inglese dal 1967, che ha vissuto e lavorato in parecchi paesi, compresi quelli dell'Europa orientale, ce li spiega, riscuotendo l'ammirazione di esperti di storia moderna come Manuel Finer e Stephen Ambrose, che non esitano a chiamare il suo manuale un classico.
Altri lettori, compreso il critico del Times, citano a questo proposito il Principe di Machiavelli. Noi crediamo di poter spiegare il valore e l'efficacia del libro, non soltanto perché è documentato in modo eccezionale, ma perché, per Luttwak, il colpo di Stato è neutro, cioè è una tecnica e non una filo sofia politica o una ideologia, e tanto meno un gesto romantico. Come tale, può essere usato da un momento all'altro in qualsiasi paese del mondo e per qualsiasi causa.
Per spiegarci meglio, Luttwak aveva previsto che gli eventi accaduti in Francia nel maggio del 1968 avrebbero fornito un'ulteriore prova di quanto egli aveva già scritto: la sommossa, mezzo classico d'ogni rivoluzione, è oggi completamente inutile e sorpassata.
Gli apparati di sicurezza dello Stato moderno, con il loro personale addestrato, con le loro riserve di mezzi e di trasporto e di comunicazione, con la loro ben articolata rete di informazioni, non possono essere sopraffatti da un'agitazione civile, per quanto prolungata e intensa. Ogni tentativo, da parte dei civili, di usare la violenza con mezzi improvvisati, è destinato a essere sempre neutralizzato dall'efficienza delle armi moderne.
D'altra parte, un massiccio sciopero generale può sì, temporaneamente, esercitare una pressione sul governo in carica, ma non può procurargli, da solo, danni permanenti, anche perché, oggi come oggi, nella società moderna le persone al potere hanno sempre modo di non soffrire privazioni o stenti, e di tenersi in stretto contatto l'una con l'altra, mentre la popolazione, anche se solidale e compatta all'inizio, esaurirà cibo, munizioni, combustibile e coraggio morale molto prima della polizia, dell'esercito e di tutte le altre organizzazioni governative.
Lo Stato moderno è, perciò, praticamente invulnerabile dagli attacchi diretti. Luttwak ci spiega che, a questo punto, rimane una sola alternativa: la guerriglia o il colpo di Stato.
La prima opera una lenta erosione delle infrastrutture umane e fisiche dello Stato, ed è un processo lungo, che costa molte vite e sacrifici immensi.
Il secondo poggia sullo sfruttamento proprio di quelle parti dell'apparato statale che la guerriglia si sforza di distruggere: l'esercito, la polizia, le organizzazioni di sicurezza.
La tecnica del colpo di Stato assomiglia, dunque, alla tecnica del judo, dove proprio i mezzi dell'avversario e la sua violenza vengono usati, dì rimando, per stenderlo al suolo: i suoi esecutori devono usare, insomma, le istituzioni statali contro i capi al potere. Tutto questo viene attuato con un processo di infiltrazione e di sovversione di quella parte delle istituzioni statali che, se anche limitata, detiene le chiavi dell'esecutivo, mentre le rimanenti istituzioni vengono per il momento paralizzate.
Il libro, perciò, si sofferma sull'esame delle tecniche militari, politiche e di informazioni richieste per portare a buon fine il colpo dal primo stadio di infiltrazione alla fase finale, quando gli obiettivi sono raggiunti e comincia il periodo del « dopo colpo ». È chiaro che questo volume non ha nessun orientamento politico e non accenna a alcuna ideologia, giacché è davvero un manuale pratico su come impadronirsi del potere, e non su come usarlo.

L'EDITORE




.: NOTA SULL'AUTORE :.

(da Wikipedia)



Edward Nicolae Luttwak (Arad, 4 novembre 1942) è un economista e saggista statunitense, conosciuto per le sue pubblicazioni sulla strategia militare e politica estera. Nato in una famiglia ebraica ad Arad in Romania, in seguito studiò nella London School of Economics and Political Science e all'Università Johns Hopkins di Baltimora, dove ricevette un dottorato in economia. Il suo primo incarico come professore fu all'Università di Bath. A partire dal 2004, è diventato un consulente al Centro Internazionale per gli Studi Strategici a Washington.
Ha ottenuto il ruolo di consulente all'Ufficio del Ministero della difesa, il National Security Council ed al Dipartimento di Stato americano. È un membro del National Security Study Group del Dipartimento della Difesa americano, e fa parte del Ministero del Tesoro giapponese, più precisamente dell'Istituto delle Politiche Fiscali e Monetarie. È inoltre nel comitato editoriale del periodico francese Geopolitique e delle riviste inglesi Journal of Strategic Studies, e del Washington Quarterly.
Durante la sua infanzia Luttwak visse a Palermo e Milano; parla italiano (ma anche inglese, spagnolo, francese e ebraico) e in Italia compare di frequente in televisione e partecipa a numerosi seminari. È anche autore di due libri insieme a Susanna Creperio Verratti: Che cos'è davvero la democrazia (1996) e Il libro delle libertà (2000). È noto per l'atteggiamento duro e provocatorio, ben esemplificato dal saggio Give war a chance nel quale suggerisce l'inutilità delle missioni di pace e delle attività umanitarie delle ONG, in quanto queste faciliterebbero il riarmo della fazione più debole.
Il libro Tecnica del colpo di Statoè la sua opera più conosciuta, tanto da essere stata tradotta in 14 lingue.
La Grande Strategia dell'Impero Romano dal Primo Secolo al Terzo ha provocato varie discussioni tra gli storici. Luttwak è visto come un dilettante e non uno specialista della materia, ma il suo scritto ha dato origine a molte domande e creato un'intera nuova corrente d'opinione tra gli studiosi dei rapporti tra esercito romano e barbari alla frontiera. Luttwak chiede semplicemente: Come facevano i Romani a proteggere le proprie frontiere?, una domanda che secondo lui ha finito per essere trascurata nella confusione di teorie demografiche, economiche e sociologiche. Nonostante la maggior parte degli esperti rifiuti il suo punto di vista sulla strategia romana, il suo libro, pubblicato nel 1976 si è rivelato utilissimo per alimentare il dibattito.





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