[PS3 - Eur - Multi13] Little Big Planet [TNTvillage]

Little Big Planet







LittleBigPlanet è un platform davvero molto particolare. Il giocatore impersona un pupazzo di stoffa chiamato Sack Boy, una sorta di bambolina vodoo animata capace di assumere le espressioni più assurde e di muoversi in maniera esilarante attraverso il semplice utilizzo di tutte le funzionalità del controller Sixaxis. Premendo i tasti dorsali del pad abiliteremo infatti il controllo degli arti del nostro pupazzo, a cui daremo vita attraverso lo spostamento degli stick analogici, rispettivamente sinistro per il braccio sinistro e destro per il destro. La rotazione del controller Sixaxis permetterà, invece, di muovere testa e bacino del personaggio, in modo da controllarne la mimica alla perfezione. Ovviamente un personaggio tanto carismatico non poteva mancare di un espressività adeguata, ed è per questo che premendo una delle direzioni del D-pad, gli faremo assumere espressioni incredibili, spaziando attraverso una serie di emozioni che vanno dalla felicità alla tristezza. Muoversi per gli scenari è un tripudio di giocabilità allo stato puro: ad accompagnare i classici elementi platform come salti improbabili e nemici da eliminare colpendone alcuni punti vitali (normalmente con il classico salto sulla testa), c’è la possibilità di spostarsi su tre livelli orizzontali per aggirare ostacoli di varia natura. Lo spostamento può essere eseguito sia da fermi che durante un salto: questo consente di ampliare la profondità del gioco, rendendolo una sfida interessante anche ai giocatori più avvezzi al genere che dovranno quindi gestire i balzi non solo in distanza ma anche in profondità. La possibilità di giocare in multigiocatore sino a 4 utenti si rende fondamentale, oltre che divertente, qualora decidessimo di recuperare tutti i pezzi sparsi per un livello. Alcuni puzzle, per quanto semplici, richiederanno infatti la presenza di almeno due umani capaci di interagire con gli interruttori presenti per aprire varchi e raggiungere particolari oggetti altrimenti off-limits.

Vivere un sogno
Un protagonista tanto incredibile non potrebbe certo aggirarsi per mondi realistici e noiosi, ed è per questo che il buon Sack Boy fa conoscenza del Re dei giardini, estroso personaggio che ci farà entrare nel suo incredibile pianeta. Ai 25 livelli che compongono la modalità storia si affiancano più di 20 aree composte da minigiochi e minilivelli non obbligatori, il tutto diviso nei 5 continenti che compongono il mondo di LittleBigPlanet ci vedranno visitare numerose e variegate ambientazioni: si passa da giardini colorati a savane in cui incontreremo animali incredibili, proseguendo poi per miniere e canyon abbandonati che riporteranno alla mente le spaventose Black Rides dei migliori parchi giochi, fino ad arrivare in terre ricoperte di ghiaccio. Attraversando poi castelli orientali in cui dovremo muoverci come un provetto Ninja, camminando tra danzatrici e serpenti, visiteremo ambientazioni tipiche delle produzioni di Tim Burton con scheletri, mostri e musiche capaci di coinvolgere emotivamente il giocatore senza per questo tradire lo spirito umoristico di fondo. Terminare ogni livello ci permetterà di proseguire verso il seguente, in un turbinio di compiti demenziali che fanno solo da sfondo a quello che è lo scopo principale del gioco, ovvero raccogliere sfere utili a racimolare punti e soprattutto adesivi ed oggetti con cui potremo modificare l’aspetto del nostro Sackboy rendendolo unico, abbellire il nostro POD (ovvero la scatola di cartone da cui possiamo osservare l’intera galassia di LittleBigPlanet che farà da menù per l’accesso alle varie opzioni del gioco) oltre che creare nuovi livelli. Adesivi ed oggetti raccolti avranno però anche un impatto a livello di gameplay: trovare animali mancanti di un pezzo e completarli, oppure appiccicare un adesivo ricolorando un personaggio o un muro rovinato, ci faranno ottenere l’accesso a particolari oggetti segreti. Durante il proseguire della storia, il gameplay classico viene spezzato dalla presenza dei già citati minigiochi, tutti davvero divertenti, che vanno dal raggiungere traguardi in un tempo limite, a risolvere semplici enigmi tramite l’utilizzo di apposite leve. Utili a spezzare il ritmo prettamente platform dei livelli, oltre che i simpatici mini-games, troveremo durante il nostro viaggio anche dei mezzi da guidare che spaziano da potenti automobili a macchine volanti simili a mongolfiere, passando per slitte con cui sfrecciare sui ghiacci o addirittura un JetPack, grazie al quale è possibile spiccare il volo per risolvere piccoli enigmi ambientali.

[Cut]

Commento Finale
Con la sua apparente semplicità, LittleBigPlanet riesce a catturare il videogiocatore in un mondo unico obbligandolo più volte a dire la classifica frase “giuro che questo è l’ultimo livello che gioco”. La longevità della modalità storia è piuttosto limitata se paragonata ad altri storici platform, ma la presenza dell'editor compensa alla grande questa carenza, soprattutto grazie alla possibilità di condividere livelli con gli altri utenti, e considerando le previsioni di Downloadable Content firmati da grandi nomi. Impossibile non consigliare un gioco come LittleBigPlanet a chiunque ami i platform o i videogame in generale: immancabile nella collezione di qualsiasi possessore di Playstation 3, il titolo prodotto da Media Molecule ha tutte le carte in regola per diventare uno di quei titoli di cui ci ricorderemo a lungo… in fondo abbiamo tutti bisogno di sognare!

>Si ringrazia per la recensione www.spaziogames.it <




Planet Earth. Or as the rest of the ominverse call it, The Orb of Dreams; the occupants of which spend so much time asleep and dreaming, their vast imaginations humming away, charged with creative energy. Where does it all go? Up through a cerebral umbilical chord where it collects and melds with all the other dreamers' energy. And something wonderful happens. It forms a world, an ethereal dreamscape of adventure and possibility. An abstract plane of beautiful wonderment, just waiting to be explored. And you can go there now... And so begins LittleBigPlanet. It's an opening than perfectly encapsulates Media Molecule's vision of chaos, creativity and community; way more so than any bemused preview or developer insight ever could. As Stephen Fry's perfectly intoned whimsy builds, it's hard not to fall instantly for the game's charms. It's affectionate, fantastical and utterly irresistible -- if you ever wanted a hug from a videogame, now's your chance. On the surface, LittleBigPlanet's a game of mismatched, madcap conceits -- yet, as haphazardly stacked as the whole thing seems, underneath it's all so deftly integrated that it somehow manages to stay aloft. Part community network, part creation tool, it's all held together by its central platform premise. However, while other recent side-scrollers revel in regurgatitive nostalgia, Media Molecule has exploited the genre's straightforward mechanics to introduce its own innovations, creating a game that's immediately accessible, if initially misleading. At the very core of LittleBigPlanet is its amazingly robust physics engine -- a concept so deeply embedded within the game's various elements that its importance is easy to overlook at first. For a generation raised on pixel-perfect platform action, LittleBigPlanet's free-wheeling lack of precision is quite a shock to the system. Jumps are wide and loose, platforms slide and flip with reckless abandon and ropes skip and twist with disarming unpredictability. At first it's jarring but, as you delve deeper into LittleBigPlanet, its fluid, organic approach becomes more appreciable, accentuating the hilarious chaos that runs throughout the game. Still, LittleBigPlanet undoubtedly borrows plenty of design cues from the platform genre. From its succession of themed levels, covering virtually all traditional platforming tropes, to its mini-game challenges and boss fights, it's all reassuringly familiar. That's not to make light of the sheer creativity on display across LittleBigPlanet's pre-built worlds -- levels are constantly inventive, surprising and delightfully madcap. For the most part too, Media Molecule has wisely shifted its focus away from linear, precision-based obstacles, downplaying the importance of skill and opening up levels to bring experimentation, exploration and co-operation to the forefront. Surprisingly though, cooperative play perhaps isn't as significant a focus as you might expect. While there's the occasional nod to objective-based co-op, with certain levels featuring puzzles requiring a specific number of players to complete, it's an underutilised element of the game and rewards are generally slight. LittleBigPlanet's multiplayer appeal lies in the community experience itself, relying heavily on the game's innately hilarious mayhem as players thrust, dance, collect, accessorise or ricochet to their goal. Despite a host of additional competitive challenges though, multiplayer is perhaps too reliant on its ultimately shallow, superficial elements to be a lasting proposition in its current state. It's also not the totally inclusive option it wants to be either -- for all LittleBigPlanet's charms, it's still a game in the purest sense, lacking the kind of broad appeal that made the likes of SingStar and Guitar Hero breakout favourites. There are other issues, too. It's a rare occurrence but LittleBigPlanet's loose controls can't always keep up with occasional examples of overzealous level design, precision-dependant segments utterly at odds with the game's physics engine. Additionally, with three planes of depth on the side-scrolling screen, the game does a mostly excellent job of figuring out where you should end up next. However, it's not perfect and the somewhat imprecise manual controls frustrate as you inadvertently bound to your doom. That frustration is further compounded by the often unpredictable nature of the world, particularly alongside the game's unusual checkpoint system. Re-tries are extremely limited at each checkpoint gate and, when rare difficulty spikes arise, one too many missteps can catapult you right back to the beginning of a level.

[Cut]

Closing Comments
Despite some minor missteps, LittleBigPlanet is an absolute triumph of imagination and creativity. Its core conceits of accessibility and social play make its already ample charms even more endearing, producing a game that’s at once familiar and quite unlike anything that’s come before. It’s a celebration of inspiration and human interaction and a hugely welcome, utterly invigorating experience among usual roster of nihilistic shooters jostling for shelf space this Christmas. It’s like Bagpuss and LEGO and nostalgia met at the pub and invited everyone along -- and if the big grins and warm fuzzy feelings around the office are anything to go by every time we turn it on, LittleBigPlanet deserves all the recognition it can get.

> English review by www.ign.com <












- Copiare la cartella GAMEZ in una pendrive o in un hard disk esterno
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- Enter on the Backup Manager, navigate to the game icon and press

Size: 8.39 GB
Lang: Italian, English, French, Spanish, German, Portuguese, Danish, Finnish, Finnish, Swedish, Japanese, Chinese, Korean
Ver: EUR
Genre: Adventure
Made by: Media Molecule
Data di uscita: 5 November 2008
HD Ready 720p
Requirements: Play Station 3 + JailBreak











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