Tom, Vinicius, Toquinho, Miúcha - Gravado Ao Vivo no Canecão-1977
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Titolo: Tom, Vinicius, Toquinho, Miúcha - Gravado Ao Vivo no Canecão-1977
Lingua: PORTOGHESE
Anno: 1977 (17 maggio 2000)
Genere: MPB,BOSSA NOVA,JAZZ,SAMBA.
Etichetta: Som Livre
Durata: 49:59
01.Abertura: Estamos Aí/Dia Da Criação/Tarde Em Itapuã/Gente Humilde 13:49
02.Carta Ao Tom/Carta Do Tom 2:35
03.Corcovado 2:19
04.Wave 2:31
05.Pela Luz Dos Olhos Teus 3:25
06.Saia Do Meu Caminho 2.22
07.Samba Pra Vinícius / Vai Levando 3:26
08.Água De Beber / Garota De Ipanema / Sei Lá (A Vida Tem Sempre Razão) 8:00
09.Minha Namorada 4:03
10.Chega De Saudade / Se Todos Fossem Iguais a Você / Final: Estamos Aí
Stiamo ascoltando un evento storico nella musica brasiliana. Pietra miliare. Take it all!
TOQUINHO
Toquinho pseudonimo di Antonio Pecci Filho (São Paulo, 6 luglio 1946) è un chitarrista e cantante brasiliano di origini molisane.
Attività artistica
Ha inciso sedici album con Vinicius de Moraes ed altri dischi collaborando in particolare con Ornella Vanoni (La voglia, la pazzia, l'incoscienza, l'allegria).
« Non conosco cantante Italiana che abbia cantato meglio di Ornella Vanoni in La voglia, la pazzia, l'incoscienza, l'allegria »
(Toquinho)
È diventato popolarissimo in Italia nel 1969 suonando nel disco La vita, amico, è l'arte dell'incontro, realizzato da Sergio Endrigo, Vinícius de Moraes e Giuseppe Ungaretti, e che è la sua prima incisione in Italia; l'anno successivo collabora con Ennio Morricone nella realizzazione del disco Per un pugno di samba di Chico Buarque de Hollanda.
Nel 1983 ha successo con l'album Acquarello, scritto insieme a Maurizio Fabrizio e Guido Morra.
Nel 1990 ha partecipato al Festival di Sanremo cantando in portoghese la canzone di Paola Turci, Ringrazio Dio. Il titolo della canzone era Nas asas de um violão (Sulle ali di una chitarra)
È stato protagonista di due tournée con Fred Bongusto, nel 1993 in Italia e nel 1996 in Brasile; nel 2003 il tour con Grazia Di Michele
Curiosità
Nei suoi concerti dal vivo, Toquinho parlava del grande Vinicius de Moraes in questi termini:
« Io vorrei ringraziare la presenza delle persone che sono qui sul palco con me....
e una persona, una persona speciale, è vicino a me più di tutte le altre.
Lui che fu mio figlio e padre, fratello e amico... »
(Toquinho)
Nel paese natale dei suoi nonni, Toro, in provincia di Campobasso, si organizza da tre anni il Toquinho Toro Festival che, nel 2010, è stato patrocinato dal Ministero per i Beni Culturali e dall'Ambasciata del Brasile a Roma.
MIUCHA
Miúcha, nome d'arte di Heloisa Maria Buarque de Hollanda (Rio de Janeiro, 30 novembre 1937), è una cantante e compositrice brasiliana, protagonista della Musica popolare brasiliana negli anni settanta. Miúcha è sorella del cantautore Chico Buarque, ex-moglie di João Gilberto e madre della cantante Bebel Gilberto.Figlia dello storico Sergio Buarque de Hollanda, Miúcha si trasferì con la famiglia all'età di 8 anni da Rio de Janeiro a San Paolo. La casa paterna era un attivo polo culturale e soprattutto musicale ed era frequentata abitualmente da personaggi come Vinicius de Moraes e Dorival Caymmi. In questo ambiente crebbero i fratelli de Hollanda: oltre a Chico e Miúcha, anche le sorelle Ana e Cristina divennero cantanti.
Miúcha imparò a suonare la chitarra e con la sua voce accompagnò molti degli incontri che si svolgevano nella casa. Tutta la vita di Miúcha fu caratterizzata dagli incontri con i più importanti esponenti della musica e della cultura brasiliana. Ella stessa ne divenne un'esponente ben prima di incidere una sola nota.
Negli anni sessanta si trasferì a Parigi dove studiò Storia dell'arte alla Sorbona e dove si specializzò alla Scuola del Louvre. Visse per alcuni anni al modo bohémien nella Parigi alternativa di quelli anni e viaggiò per l'Italia e la Grecia con alcuni amici guadagnandosi da vivere sounando la chitarra e cantando nelle piazze. Nella capitale francese conobbe Violeta Parra.
A Parigi, nel 1965, c'era anche João Gilberto, mito della bossa nova, ma personaggio eccentrico e particolare, che, dopo lo straordinario successo statunitense del suo disco con Stan Getz, si era separato dalla moglie Astrud, aveva lasciato gli Stati Uniti e il Brasile e vagava per l'Europa.
Fu proprio Violeta Parra a segnalare a João che nel locale di Saint Germain dove si trovavano c'era una ragazza brasiliana che cantava molto bene la bossa nova: si trattava proprio di Miúcha. João andò a vedere. I due si trasferirono subito a New York e si sposarono. Nel 1966 nacque la figlia Bebel Gilberto che diventerà anche lei una una apprezzata cantante negli anni ottanta e novanta.
Passarono ancora molti anni prima che Miúcha iniziasse una vera carriera professionale come cantante. L'occasione si presentò nel 1975 con la realizzazione di The Best of Two Worlds da parte di João Gilberto e Stan Getz per una attesa reunion 12 anni dopo Getz/Gilberto.
Nel disco Miúcha cantò alcuni brani tra i quali una versione di Águas de Março di Antonio Carlos Jobim. Nello stesso anno Miúcha partecipò anche al festival di Newport con Getz e incise una canzone nel disco Urubu di Jobim.
Miúcha divenne negli anni successivi la partner artistica principale del maestro Jobim, che le affidava il compito di cantare la maggior parte delle sue nuove composizioni. Anche le sorelle Ana e Cristina furono coinvolte da Jobim e rimasero per alcuni anni come cantanti e coriste nel suo gruppo "di famiglia", la Banda Nova.
Con Jobim, Miúcha ebbe l'onore di incidere due dischi: Miúcha & Antonio Carlos Jobim del 1977 e Miucha & Tom Jobim (noto anche come vol.2) del 1979. Ma soprattutto partecipò al fortunatissimo spettacolo del 1978 al teatro Canecão di Rio de Janeiro, organizzato per il ritorno di Vinicius de Moraes sui palchi brasiliani dopo una lunga assenza. Il nome della cantante fu appaiato a quelli del celebre poeta, di Antonio Carlos Jobim e di Toquinho. Il disco Gravado ao vivo no Canecão - Tom, Vinicius, Toquinho, Miúcha è una splendida testimonianza del successo dello spettacolo che fu portato in seguito anche in Europa e in America Latina dopo 8 mesi di repliche a Rio.
Il primo disco totalmente suo fu Miúcha del 1980. Nell'album, che contiene anche alcune sue composizioni, canta anche l'allora quattordicenne figlia Bebel e suona la chitarra João Gilberto. Il disco successivo fu un altro Miúcha, questa volta nel 1989. In entrambi questi dischi, la cantante dimostra la sua naturale predisposizione musicale, la sua classe, ma soprattutto la sua familiarità con la bossa nova, frutto di anni e anni di frequentazione con i più importanti esponenti del genere.
Dopo la partecipazione ad alcuni spettacoli teatrali e a molte apparizioni dal vivo in Europa e in Giappone, Miúcha realizzò un altro disco solo nel 1999, Rosa amarela nel quale interpreta canzoni del fratello Chico Buarque, di Antonio Carlos Jobim e molti classici della MPB. Lo stesso anno partecipa a Vivendo Vinicius ao vivo con Baden Powell, Carlos Lyra e Toquinho.
Nel 2002 realizzò Miúcha.compositores nel quale interpreta le canzoni, appunto, dei suoi compositori preferiti. L'anno successivo realizzò un altro omaggio al genio di Vinicius de Moraes, non solo come poeta, ma anche come compositore di musica, nell'album Miúcha canta Vinicius & Vinicius - Música e letra.
Il personaggio di Miúcha è molto particolare nel panorama della Musica Popolare Brasiliana. È stata, al di là delle sue doti artistiche, comunque notevoli, protagonista di tutta la sua storia. Prima per l'amicizia con Vinicius de Moraes, suo vero padrino artistico, poi come moglie di João Gilberto, quindi come partner musicale del maestro Antonio Carlos Jobim e ovviamente come sorella di Chico Buarque. In questi quattro nomi è racchiusa gran parte della storia della bossa nova e della musica brasiliana moderna.
Di Miúcha il giornalista brasiliano Ruy Castro ha scritto:
« Appartiene a una specie di aristocrazia della musica popolare - costituita in Brasile dalle famiglie Jobim, Caymmi, de Moraes, Gilberto e, senza dubbio, de Hollanda - E guarda caso lei fa parte di questa aristocrazia da due lati: i Gilberto e i de Hollanda. »
(Ruy Castro)
TOM JOBIN
Antônio Carlos Brasileiro de Almeida Jobim, conosciuto come Antonio Carlos Jobim o come Tom Jobim (Rio de Janeiro, 25 gennaio 1927 – New York, 8 dicembre 1994), è stato un musicista, compositore e cantante brasiliano.
Antonio Carlos Jobim
Considerato da molti il più importante compositore brasiliano, nel suo paese è conosciuto semplicemente come O Maestro.Biografia [modifica]
L'infanzia
Antonio Carlos Jobim, nacque il 25 gennaio 1927 nella casa dei suoi genitori in Rua Conde do Bonfim 634, nel quartiere di Tijuca, nella zona nord Rio de Janeiro, ma si trasferì presto, con la famiglia, a Ipanema, sul litorale della città carioca.
Tom, come verrà sempre chiamato, era figlio di un diplomatico, professore, poeta e scrittore, Jorge Jobim, e di una professoressa, Nilza Brasileiro de Almeida Jobim, direttrice di una rinomata scuola femminile. Nel 1931, nacque la sua unica sorella, Helena, divenuta scrittrice e giornalista.
L'appellativo di Tom gli fu dato dalla madre, ispirandosi ad una canzone francese, perché la piccola Helena non riusciva a dire il nome completo del fratello maggiore.
Nel 1935 il padre Jorge morì in circostanze non chiare. Secondo alcune fonti si trattò di suicidio; secondo Helena Jobim, invece, si trattò di arresto cardiaco a causa di una dose eccessiva di morfina che gli era stata prescritta come antidepressivo. Il padre, uomo profondamente religioso e inquieto, di cultura ottocentesca, abbandonò per due volte la famiglia per le divergenze con la moglie, di idee socialiste. La sua figura influenzerà Tom per tutta la vita. La carriera di diplomatico di Jorge Jobim non decollò mai completamente, condizionata dal suo umore e dai suoi problemi caratteriali. Dopo alcune esperienze nelle sedi diplomatiche brasiliane, decise di ritornare stabilmente in patria e divenne prima professore di diritto e poi funzionario del ministero dell'educazione. Non poteva restare a lungo fuori dal suo paese: soffriva di saudade do Brasil. Non era il titolo di una canzone (Tom intitolerà così una sua opera strumentale) o una barzelletta: per Jorge Jobim era una cosa seria e lo sarà sempre anche per il figlio.
La madre Nilza si risposò nel 1937 con Celso Frota Pessoa, che ne adottò i figli. La famiglia si trasferì prima a Copacabana e poi ritornò a Ipanema in una casa immersa nel verde e nella natura che influenzerà molto il compositore. Il padre adottivo era un socialista e agnostico, molto diverso da Jorge; fu lui, insieme a uno zio materno, a indurre Tom a coltivare il proprio talento musicale.
L'incontro con il pianoforte
Tom crebbe in un ambiente familiare che favorì la sua formazione musicale. A casa, grazie a due zii musicisti, si ascoltavano Bach, Stravinskij, Schoenberg, Prokofiev, Debussy, Ravel e Bartòk e, ovviamente, la musica brasiliana, il choro e i chôrinhos.
A 14 Tom scoprì un pianoforte nel garage di casa. Inizialmente lo trattò con distacco (era stato acquistato per la sorella Helena e Tom lo considerava roba da ragazze), ma allo stesso tempo ne fu intimorito. Fu l'avvenimento che gli cambiò la vita. Iniziò a prendere lezioni, svogliatamente, ma abbastanza per apprendere velocemente le basi, e non solo, della teoria musicale e della tecnica strumentale.
Non imparò solo a suonare il pianoforte. Gli servì solo per iniziare a comporre scale e armonie: suonare lo strumento era per Tom un fatto tutto sommato secondario. Era la ricerca di soluzioni armoniche originali che gli interessava innanzitutto. In seguito completò gli studi musicali dedicandosi alla composizione e imparò a suonare il flauto e la chitarra.
Nel 1946 si iscrisse alla facoltà di architettura, ma l'abbandonò presto. Decise che la sua vita sarebbe stata la musica.
Le prime esperienze
Nel 1949 Jobim si sposò con Thereza Hermanny e un anno dopo nacque il suo primo figlio, Paulo. La seconda figlia della coppia, Elisabeth, nacque nel 1957.
Preoccupato per le condizioni economiche della famiglia, iniziò a cercare ingaggi e a suonare nei night club (i famigerati inferninhos) di Copacabana. Formò un gruppetto di cui faceva parte anche Newton Mendonça, suo primo grande partner musicale (morto giovanissimo nel 1960). Una caratteristica di molti di questi locali, spesso bettole di infimo ordine, ma anche locali più chic, è che erano tematici. Così Tom suonò ogni genere e stile musicale che si potesse ascoltare in Brasile a quell'epoca: samba, tango, swing, canzoni francesi e americane. Fu una palestra importante e fu in quei locali che iniziò a farsi un nome e a perfezionare il suo personalissimo senso dell'armonia.
Tramite lo zio, Tom conobbe il direttore di una radio di Rio che gli procurò una scrittura come pianista per l'emittente e, contemporaneamente, in un locale notturno. Furono i suoi primi lavori da professionista.
I suoi primi lavori importanti furono come arrangiatore. Nel 1952 iniziò a lavorare alla casa discografica Continental. Fu assunto perché sapeva leggere la musica e inizialmente il suo compito era quello di scrivere sul pentagramma la musica composta dagli artisti dell'etichetta. Il suo modo di trascrivere era però personalissimo: Jobim stravolgeva i pezzi, non solo li arrangiava, li riempiva di accordi che nessuno era in grado di capire e di suonare.
Nell'aprile del 1953 uscì il primo disco contenente una canzone di Jobim. Era un 78 giri di Mauricy Moura che conteneva Inserteza composta con Mendonça. Pochi mesi dopo uscirono altri dischi con sue canzoni: Pensando em Você e Faz uma semana cantate da Ernani Filho.
I primi successi
Il suo primo successo come compositore fu Tereza da Praia, un samba-cançao su testo di Billy Blanco, inciso da Dick Farney e Lúcio Alves nel 1954, che era un omaggio alla moglie Theresa.
Il 1954 fu l'anno decisivo per la carriera di Jobim. La Continental decise di lanciare un LP che doveva essere un omaggio e una esaltazione di Rio (con le sue montagne, il suo mare e il suo sole) e lo commissionò a Jobim. Il disco, intitolato Rio de Janeiro - Sinfonia popular em tempo de samba, con testi del paroliere Billy Branco e interpretato da cantanti di successo tra i quali Elizete Cardoso, Dick Farney, Lúcio Alves e altri, non fu un successo memorabile, anche perché l'arrangiamento non fu affidato a Jobim, ma al suo mentore Radamés Gnatalli (allora principale arrangiatore della casa discografica), ma consolidò la sua reputazione.
Alla radio nazionale poté rappresentare una sua composizione sinfonica dedicata al padre, Lenda, e in seguito lavorò con Dolores Duran, celebre compositrice e cantante dell'epoca, e con tutti i principali cantanti brasiliani (tra i quali Luiz Bonfá). Alla fine del 1954 era considerato uno dei migliori arrangiatori e compostori del paese preceduto solo dal mostro sacro Pixinguinha.
Nel 1955 Jobim divenne direttore artistico dell'etichetta Odeon, la più importante del Brasile. Alla fine dell'anno se ne andò, ma l'esperienza gli servì comunque molto e gli diede modo di lavorare con Aloysio de Oliveira con il quale compose molte canzoni poi divenute classici della bossa nova (Dindi, Eu Preciso de Você, Demais e Inútil Paisagem).
L'incontro con Vinicius
Nel 1956 il poeta, diplomatico e musicista Vinicius de Moraes propose a Jobim di musicare il suo poema Orfeu da Conceição. I due si conoscevano poco e solo perché frequentavano lo stesso esclusivo locale di Ipanema, il Clube da Chave, dove Tom suonava il piano e che fu la vera culla della musica brasiliana degli anni cinquanta. Vi si esibiva spesso Johnny Alf, un musicista che suonava il jazz e il cui stile conteneva già il DNA della futura bossa nova.
Jobim fu consigliato a Vinicius, appena tornato da un soggiorno diplomatico all'estero, da suo cognato, il giornalista Ronaldo Bôscoli. L'incontro decisivo, secondo la versione ufficiale della storia, avvenne in un bar del centro, il Villarino, luogo d'incontro degli intellettuali di Rio, alla presenza del giornalista Lúcio Rangel. Alla proposta del grande poeta, Jobim chiese: "c'è da guadagnarci qualche soldo?" L'uscita indignò Rangel che rimproverò il pianista: "Come fai a parlare di soldi davanti a un invito come questo? Tom, hai di fronte il poeta Vinicius de Moraes!". Jobim non si impressionò poi molto e rimase dell'idea che la questione economica non era poi così trascurabile, ma Vinicius simpatizzò immediatamente per l'impertinente pianista.
Ne nacque una amicizia e una collaborazione che fece la storia della musica brasiliana. La sintonia tra i due si rivelò immediatamente fruttuosa. Jobim e Vinicius si rinchiusero in un appartamento di Rio e iniziarono a lavorare sull'Orfeo, la versione carioca del mito classico. Dopo alcuni tentativi su temi samba, fu la volta di Se Todos Fossem Iguais a Você e di altre splendide canzoni.
La piéce fu rappresentata il 25 settembre del 1956 al Teatro Municipal di Rio de Janeiro, con Haroldo Costa nella parte di Orfeo e Dirce Paiva in quella di Eurídice. Ebbe un notevole successo e, nell'ottobre dello stesso anno, Aloysio de Oliveira, che aveva sostituito Jobim alla direzione artistica della Odeon, pubblicò un disco con le canzoni dello spettacolo teatrale. Gli arrangiamenti erano di Jobim, la chitarra era suonata da Luiz Bonfá e la voce di Orfeo era di Roberto Paiva.
Non si può dire che il disco ebbe un grande successo commerciale, ma si trattava pur sempre dell'opera di uno dei più considerati intellettuali brasiliani. La carriera di Jobim come compositore ebbe un nuovo impulso. Le sue canzoni venivano incise da tutti i più importanti interpreti: fu soprattutto la bravissima Sylvia Telles a lanciare le sue nuove canzoni scritte con il fido Newton Mendonça.
Orfeu negro
Nel 1957 il produttore francese Sacha Gordine, che aveva conosciuto Vinicius durante un suo soggiorno diplomatico a Parigi, decise di realizzare un film basato sul lavoro teatrale Orfeu da Conceição. Gordine decise di non utilizzare nessuna delle musiche già scritte per la piéce originale e per il film, una co-produzione franco-italo-brasiliana, pretese una nuova partitura che fu commissionata a Jobim e a Vinicius.
Jobim rimase parecchio indispettito: non capiva perché bisognasse rifare tutto il lavoro. Ma Vinicius era amico del produttore e quindi, alla fine, Jobim si sottomise alla richiesta. In pochi giorni, al telefono (Vinicius si trovava in quel periodo a Montevideo in missione diplomatica), vennero composte alcune nuove canzoni: A felicidade, Frevo e O nosso amor.
Il regista, Marcel Camus, e Gordine, non le ritennero sufficienti e aggiunsero due pezzi composti da Luiz Bonfá che era stato ingaggiato per suonare la chitarra e per la direzione artistica. Bonfá tirò fuori dal cassetto due sue vecchie e inedite composizioni. Ci fu un po' di scarica barile su chi avrebbe scritto i testi: Vinicius declinò l'invito e alla fine Antônio Maria, pur senza entusiasmo, scrisse le parole per Manhã de carnaval e Samba de Orfeu. Vinicius protestò perché riteneva i testi del tutto estranei alla sua idea di Orfeo: erano troppo positivi e ottimistici, mentre la sua era, nelle intenzioni, la riproposizione di una tragedia greca.
I motivi che portarono malcontento tra i musicisti brasiliani (in particolare Jobim) e che rischiarono di far naufragare il progetto (al punto che Gordine cercò di risolvere la cosa accordandosi con dei compositori europei), era legato ai diritti di pubblicazione. Le canzoni originali non andavano bene perché erano già state pubblicate in Brasile e i francesi, invece, volevano canzoni inedite per poterle pubblicare in Francia. Gordine si prese, così, metà della torta e furono inseriti nel gruppo il regista Camus e due parolieri francesi a cui, nonostante non avessero fatto niente, fu attribuita una quota. Alla fine a Jobim (Fu una truffa!) e a Vinicius, così come a Bonfá e a Antônio Maria, rimaneva solo il 10%.
Per i ruoli da protagonista furono scelti Breno Mello (Orfeu) e Marpessa Dawn (Eurídice). Il primo non era un cantante e la seconda era americana: andavano quindi doppiati. Mello non era nemmeno un attore, ma una riserva della Fluminense e fu consigliato a Gordine da Ronaldo Bôscoli, tifoso di quella squadra, perché era nero, bello e atletico. La voce femminile fu affidata a Elizete Cardoso, che aveva appena inciso l'album Canção do amor demais ed era la ragazza di Vinicius. Per la voce maschile si pensò dapprima a João Gilberto, ma poiché il suo timbro non era proprio da negro, fu scelto Agostinho dos Santos.
Il film Orfeu negro (o Orfeu do carnaval), fu realizzato nel 1958 e vinse la Palma d'oro a Cannes e l'Oscar come miglior film straniero nel 1959.
Le canzoni del film ebbero un successo straordinario e lanciarono sia Bonfá che Jobim all'attenzione internazionale. Nessuno però, al tempo, utilizzò bossa nova per indicare quel tipo di musica. Gli ingredienti però c'erano già tutti: le musiche di Tom Jobim, le liriche di Vinicius e la chitarra che, come nel brano A felicidade, suonata da Roberto Menescal, conteneva già tutte le caratteristiche ritmiche che avrebbe reso celebre il genere. Mancava solo il tocco finale: João Gilberto.
La bossa nova
La nascita della bossa nova è generalmente fatta coincidere, storicamente, con l'uscita del primo album interamente composto da Tom Jobim e da Vinicius de Moraes per la cantante Elizete Cardoso. Il disco, intitolato Canção do amor demais, uscì nel 1958 per la Odeon e conteneva due pezzi nei quali la chitarra era suonata da João Gilberto. Uno era Outra vez, del solo Jobim, l'altro era Chega de saudade.
Le altre tracce del disco sono tutte canzoni melodiche, al limite del melodramma, con un solenne accompagnamento d'archi. Ma Outra vez e, soprattutto, Chega de saudade, erano qualcosa di nuovo. In primo luogo erano su ritmo samba, ma soprattutto avevano una cadenza innovativa e che, all'epoca, fece scalpore. La chitarra di Gilberto era la grande novità.
La bossa nova era nata e, da quel momento tutti in Brasile, cercando di copiare la batida di Gilberto, iniziarono a suonarla. Jobim, quando incontrò il chitarrista, rimase colpito dal suo modo di suonare: disse che sembrava la cadenza di una lavatrice (simile allo stile seguito da Dorival Caymmi).
Da quel momento per Tom Jobim iniziò una frenetica attività: non riusciva a star dietro alle richieste che gli arrivavano. Componeva, suonava nei club, suonava alla radio. Tutti i principali cantanti brasiliani, tra il 1959 e il 1960, incisero canzoni e interi album con le sue canzoni. Tra questi, ovviamente, João Gilberto, che prima incise a suo nome Chega de suadade, poi reinterpretò in modo magnifico le canzoni di Orfeu Negro, dal quale era stato escluso, come piccola vendetta personale. L'ultimo ingrediente mancante alla bossa nova, la sua voce nasale, monocorde, ma suggestiva, era stato inserito nella ricetta.
Nel 1959 Sylvia Telles incise due LP con sole canzoni di Jobim, il quel produsse anche gli album di João Gilberto, iniziò a lavorare alla televisione brasiliana (TV Tupi) dirigendo un'orchestra nel programma Noite de Gala, presentò per quasi un anno il programma O bom Tom alla TV di San Paolo Canal 5. Sempre nel 1959, con Vinicius, realizzò l'album Por toda a minha vida per il soprano Lenita Bruno e un'orchestra sinfonica.
Con la partenza del poeta per l'Uruguay, Jobim ebbe modo di lavorare anche con altri parolieri. In quel periodo compose, tra i tanti, pezzi come Desafinado, Meditação e Samba de uma nota só (con Newton Mendonça), De você eu gosto, Dindi , Demais e Eu preciso de você (con Aloysio de Oliveira), Esquecendo você, Canção da eterna despedida, Este seu olhar, Fotografia e Só em teus braços da solo. Oltre alle canzoni già citate, dall'intesa con Vinicius uscirono Insensatez, È preciso dizer adeus, Canta, canta mais, O que tinha de ser, Sem você, Brigas, nunca mais e Eu sei que vou te amar.
Nell'agosto del 1962 con Vinicius, João Gilberto, partecipò al memorabile spettacolo Encontro nel ristorante Au Bon Gourmet di Copacabana, organizzato dall'amico Aloysio de Oliveira. In quell'occasione, la prima in cui il poeta si esibiva dal vivo, furono presentate, per la prima volta al pubblico, alcune nuove canzoni rimaste nella storia della bossa nova: Só danço samba, Samba do Avião e, soprattutto, Garota de Ipanema, che diventerà la canzone più celebre del sodalizio Jobim-Vinicius. La canzone fu introdotta da un dialogo che fece storia: Tom il compositore di una canzone sull'amore, Vinicius il poeta che poteva descriverlo e João la voce che poteva cantarlo, poi tutti tre attaccarono con Olha que coisa mais linda, mais cheia de graça....
Nei due anni successivi Garota de Ipanema fu registrata più di 40 volte tra il Brasile e gli Stati Uniti.
Dopo il grande successo, Jobim cominciò a tranquillizzarsi dal punto di vista economico: poté comperare la casa in cui abitava a Copacabana, in Rua Nascimento Silva, liberandosi dall'incubo dell'affitto, e acquistò la sua prima auto, un maggiolino azzurro.
In quegli anni compose canzoni alcune colonne sonore: per Pista de Grama nel 1958, per Porto das Caixas nel 1961 e per Copacabana Palace, un film italiano uscito nel 1962 nel quale fece anche una apparizione insieme a João Gilberto, diretto da Steno, con Walter Chiari e l'attrice francese Mylène Demongeot, con la quale ebbe una relazione. Nel 1962 Jobim esordì anche come cantante in una registrazione nel disco che il flautista Herbie Mann registrò in Brasile.
Brasília [modifica]
Nel 1959 iniziò a pensare anche a un'opera di più largo respiro: una sinfonia in cinque movimenti intitolata Brasília, sinfonia de Alvorada. La completò un anno dopo, con Vinicius (che si occupa dei testi recitati), ispirato dal nuovo e ottimista Brasile sul quale soffiava il vento della bossa e del presidente Juscelino Kubitschek. La prima opera era stata dedicata alla sua Rio de Janeiro, questa seconda fu dedicata alla nuova capitale della nazione, Brasília.
Il presidente brasiliano l'aveva commissionata ai due nel 1958 e voleva che fosse pronta per l'inaugurazione di Brasília. Ci furono molti ostacoli per Jobim e Vinicius, criticati nell'ambiente dello spettacolo per l'adesione ad un progetto considerato assurdo dall'opposizione politica. I due vissero anche per un periodo nella città, nei palazzi presidenziali, per trarre ispirazione dalla mastodontica opera che lì si stava realizzando.
Brasília fu inaugurata, senza la sua sinfonia, il 21 aprile del 1960 e lo spettacolo, durante il quale doveva essere rappresentata nel settembre dello stesso anno, fu cancellato per i costi ritenuti eccessivi. L'opera sarà rappresentata per la prima volta solo nel 1966 alla TV Excelsior di San Paolo, ma nel 1960 uscì su un disco della Columbia.
Il compositore di Desafinado
Proprio nel periodo in cui Tom, Vinicius e João Gilberto realizzavano lo spettacolo Encontro, il sassofonista Stan Getz e il chitarrista Charlie Byrd fecero uscire il celebre album Jazz Samba attraverso il quale i ritmi brasiliani iniziarono a conquistare gli Stati Uniti. Il successo dell'album fu accompagnato da quello di una versione strumentale di Desafinado che divenne il primo hit di bossa nova al di fuori del Brasile.
La presentazione ufficiale della bossa nova negli Stati Uniti avvenne il 21 novembre del 1962 con un grande concerto alla Carnegie Hall di New York a cui parteciparono tutti i più importanti artisti brasiliani dell'epoca: João Gilberto, Luiz Bonfá, Agostinho dos Santos, Roberto Menescal, Sérgio Mendes e Oscar Castro Neves. Lo spettacolo non ebbe critiche particolarmente favorevoli: troppa confusione sul palco, un po' di dilettantismo degli artisti brasiliani, poca organizzazione e una acustica pessima resero una cattiva pubblicità al nuovo genere musicale di cui Jobim era uno dei protagonisti più attesi.
Tom rimase comunque negli Stati Uniti, (come fecero anche Gilberto e Mendes). Iniziò a suonare in qualche locale del Village e a Washington e fu elogiato da alcuni critici che poterono ascoltarlo. Si esibì anche in TV con Gerry Mulligan. L'incontro decisivo fu con il produttore Creed Taylor che lo portò a registrare il suo primo album americano, lo strumentale The Composer of Desafinado, Plays per la Verve Records. Sempre con Taylor, partecipò all'incisione di Jazz Samba Ancore! con Stan Getz e Luiz Bonfá e, infine, al celebre Getz/Gilberto, disco fortunatissimo che lanciò nel mondo la sua The Girl From Ipanema nell'interpretazione di Astrud Gilberto, moglie di João. Nel 1962, uno dei più grandi sassofonisti jazz Coleman Hawkins tributera' la bossanova in campo jazzistico suonando desafinado oltre ad altri pezzi. Il successo ottenuto negli Stati Uniti permise a Jobim di realizzare altri dischi con la Verve Records e di collaborare alla realizzazione di molti altri. Il disco The Wonderful World of Antonio Carlos Jobim fu arrangiato da Nelson Riddle e A Certain Mr. Jobim da Claus Ogerman. Collaborò anche, in Brasile, con la nuova etichetta fondata dall'amico Aloysio de Oliveira, la Elenco, per la quale realizzò un disco con Dorival Caymmi e i suoi figli, Dori, Danilo e Nana.
Nel 1964 fondò una sua casa di edizioni musicali, la Corcovado Music, e iniziò a collaborare con Ray Gilbert, che divenne suo editore e suo paroliere in inglese di fiducia. Jobim era infatti non soddisfatto delle precedenti versioni in inglese delle sue canzoni e rimase invece colpito dai testi di Gilbert che aveva già al suo attivo una lunga frequentazione con la musica brasiliana e sudamericana.
The Voice
Alla fine del 1966, Jobim si trovava Rio de Janeiro, nello stesso locale di Ipanema nel quale nacque l'idea di Garota de Ipanema. Ricevette una telefonata dagli Stati Uniti: "Mi piacerebbe fare un disco con te e volevo sapere se l'idea poteva interessarti". All'altro capo del telefono c'era Frank Sinatra.
Il disco fu registrato a Los Angeles e Jobim compose per l'occasione due pezzi nuovi: Wave e Triste. Tom arrivò negli Stati Uniti nel gennaio del 1967 e passò molto tempo, da solo, in hotel, aspettando che il celebre cantante americano si facesse vivo per iniziare la registrazione. Sinatra era in fuga a Barbados per sfuggire alla moglie Mia Farrow dopo una lite. In hotel passava il tempo componendo, guardando la TV e scrivendo lettere a Vinicius de Moraes (nelle quali si definiva frustrato, annoiato e infelice e alla fine delle quali si firmava come Astênio Claustro Fobim).
Quando Sinatra arrivò e iniziarono le registrazioni, Jobim era abbastanza nervoso e preoccupato. Sinatra lo mise subito a suo agio. Prima volle registrare alcune canzoni americane arrangiate da Claus Ogerman su ritmi brasiliani per prendere confidenza con lo stile e in quelle canzoni si fece accompagnare da Tom alla chitarra e al pianoforte e duettò con lui in inglese. Poi iniziarono le registrazioni dei pezzi di Jobim tra le quali spiccano Insensatez, Dindi e una bella versione di The Girl From Ipanema con Tom che cantò in portoghese.
Il disco, intitolato Francis Albert Sinatra & Antonio Carlos Jobim, fu elogiato dalla critica e vendette molto bene (anche per gli standard di Sinatra a quei tempi). Tom partecipò anche allo show televisivo per la NBC di Sinatra (duettarono su Corcavado). Qualche anno dopo Sinatra realizzò un altro disco con canzoni di Jobim, Sinatra e Company, con arrangiamenti di Eumir Deodato.
Nel 1967 iniziò una fortunata collaborazione e amicizia con il cantautore Chico Buarque de Hollanda con il quale Jobim realizzò alcune belle canzoni e con il quale vinse il 3º Festival della Canzone Internazionale di Rio de Janeiro (il corrispettivo brasiliano dell'italiano Festival di Sanremo), con la canzone Sabiá.
L'anno successivo il fortunato festival fu boicottato dai principali artisti brasiliani in polemica con la censura del regime dittatoriale. Fu l'inizio di una lunga stagione di persecuzione nei confronti dei musicisti e degli intellettuali brasiliani che, in molti casi, furono costretti all'esilio. Anche Jobim entrò nella lista nera del regime.
Gli anni settanta
La moda della bossa nova, negli Stati Uniti, era finita e, nonostante la sua notorietà, Jobim iniziò a rallentare la sua attività sia in Brasile, dove era sempre meno facile lavorare, che negli Stati Uniti. Si dedicò per qualche tempo alla scrittura di colonne sonore per film mai troppo fortunati e iniziò il suo periodo ecologista.
Nei primi anni settanta realizzò diversi dischi per la Warner Bros., per la Verve e per la CTI Jazz di Creed Taylor con la collaborazione d Eumir Deodato e Claus Ogerman. Passava sempre più tempo negli Stati Uniti.
Nel 1972 scrisse Águas de março che sarà lanciata da Elis Regina. È considerata una delle più belle canzoni brasiliane di tutti i tempi e, nel suo paese, divenne più popolare di Garota de Ipanema.
Nel 1974 uscì l'album capolavoro Elis & Tom con la cantante brasiliana più celebre, Elis Regina. Il disco, registrato a Los Angeles, contiene, oltre al bellissimo duetto di Águas de março, alcune canzoni di Jobim interpretate magistralmente da Elis. Il disco fu lanciato in Brasile con un memorabile concerto a San Paolo che segnò, anche, la prima esibizione di Jobim in Brasile dopo diversi anni.
Nel 1975 conobbe Ana Beatriz Lontra, di 19 anni, fotografa, con la quale iniziò una duratura relazione (divorziò dalla prima moglie nel 1977). Jobim era già nonno di Daniel, figlio di Paulo. Nel 1978 nacque il primo figlio di Tom e Ana, João Francisco, seguito, nel 1987, da Maria Luíza Helena, nata quando il compositore aveva già 60 anni.
Ana divenne anche partner artistico di Jobim che, negli anni, mise in piedi un gruppo formato prevalentemente da suoi familiari, la Banda Nova (o Nova Banda). Oltre a Ana (divenuta signora Jobim), nel coro c'era la figlia Elisabeth e il figlio Paulo suonava la chitarra. Gli altri erano i figli di Dorival Caymmi, le sorelle di Chico Buarque e alcuni vecchi amici.
Nel 1978 Aloysio de Oliveira produsse uno spettacolo al teatro Canecão di Rio de Janeiro, organizzato per il ritorno di Vinicius de Moraes sui palchi brasiliani dopo una assenza di 15 anni. Allo spettacolo musicale che, programmato per 4 settimane, proseguì per un totale di 8 mesi, parteciparono Jobim, Toquinho, allora spalla di Vinicius e Miúcha, sorella di Chico Buarque e ex-moglie di João Gilberto, che all'epoca stava registrando un disco in coppia con Tom. Lo spettacolo/concerto, che fu portato anche in Italia e nel resto d'Europa e del Sud America, ebbe un successo clamoroso e fu immortalato nel disco Gravado ao vivo no Canecão.
Gli ultimi anni
Negli anni successivi Jobim, stabilitosi con Ana in una bella casa a Rio, incise altri dischi con molte nuove canzoni, collaborando con Chico Buarque, con Miúcha, dettando con Edu Lobo e componendo nel 1983, la colonna sonora del film Gabriela con l'omonima canzone portata al successo da Gal Costa.
Gli anni ottanta furono un periodo di omaggi alla sua opera: premi, special televisivi, dischi tributo. Compose molto per il cinema e per la TV, girò il mondo con la Banda Nova, suonò con i Wiener, poi al festiva di Montreux e, di nuovo, alla Carnegie Hall. Nel 1986 ebbe nuovamente grande successo con un disco a suo nome realizzato con la Nova Banda, Passarim.
Antônio, o Brasileiro fu il titolo dello spettacolo televisivo trasmesso in Brasile e negli Stati Uniti per festeggiare i 60 anni del Maestro.
Nel 1989, alla Carnegie Hall, fu realizzato un concerto per festeggiare i 25 anni di successo di Garota de Ipanema. Secondo quando detto nell'occasione, la canzone aveva raggiunto 3 milioni di esecuzioni tra registrazioni ed esecuzione alla radio e alla TV. Jobim era il secondo compositore straniero per numero di esecuzioni.
La tomba di Tom Jobim a Rio de Janeiro.Gli ultimi anni furono dedicati, ancor più della decade precedente, alla diffusione della musica brasiliana nel mondo e alla memoria di Vinicius (morto nel 1980). Nel 1990 fu inaugurata l'Università della Musica a San Paolo e Jobim ne divenne il rettore.
Nel 1992, in un periodo di premi, omaggi, concerti e tributi, si riunì con João Gilberto per un memorabile concerto a San Paolo per ricordare i 30 anni della prima esibizione dei bossanovisti alla Carnegie Hall.
Antonio Brasileiro, del 1994, fu l'ultimo disco del Maestro: vi partecipò anche Sting e Jobim poté persino duettare con la figlia Maria Luíza di 7 anni e il nipote Daniel di 11 (insieme a tutto il clan Jobim). Ebbe ancora il tempo di fare l'ennesima esibizione alla Carnegie Hall in compagnia di Pat Metheny e Herbie Hancock per i 50 anni della Verve Records e di esibirsi per beneficenza con Luciano Pavarotti, Sting e Elton John.
Il suo ultimo concerto fu a Gerusalemme nel maggio del 1994. Tornò a Rio per registrare Fly Me To The Moon per il secondo album di duetti "Duets II" di Frank Sinatra, suo fraterno amico. Tre giorni dopo aver finito la registrazione, si spostò a New York per farsi operare per problemi circolatori; si scoprì, invece, un tumore maligno.
Il Maestro morì l'8 dicembre 1994, a 67 anni, al Mount Sinai Hospital di New York. Giace al Cemitério São João Batista di Rio de Janeiro.
Riconoscimenti
Antonio Carlos Jobim è uno dei pochi autori non anglosassoni inseriti nella Songwriters Hall of Fame statunitense.
Nel 1990 ha ricevuto il Premio Tenco a San Remo come Operatore culturale (il premio come Artista fu vinto da Caetano Veloso).
Nel 1995 il suo album Antonio Brasileiro ha vinto, postumo, il premio come Best Latin Jazz Performance ai Grammy Award.
Alla sua memoria è dedicato il principale scalo di Rio, l'Aeroporto Internacional Antonio Carlos Jobim (un tempo Aeroporto Internacional do Galeão).
Canzoni celebri
In oltre 40 anni di carriera Antonio Carlos Jobim ha scritto centinaia di canzoni e brani musicali. Oltre 250 sono quelle registrate; si supera quota 300 se si considerano le canzoni tradotte in altre lingue.
VINICIUS
Marcus Vinícius da Cruz de Mello Moraes (Rio de Janeiro, 19 ottobre 1913 – 9 luglio 1980) fu un poeta, cantante, compositore, drammaturgo e diplomatico brasiliano, noto più semplicemente come Vinícius de Moraes. Proveniente da famiglia facoltosa, fu addetto d'ambasciata e, come autore di testi, scrisse numerosi classici; da un suo dramma fu inoltre tratto il film Orfeo negro; noto bon vivant, si sposò nove volte e morì a Rio de Janeiro, sua città natale, a 67 anni.
I primi anni [modifica]
Nato in una famiglia amante della musica, de Moraes scrisse poesie fin dall'infanzia. A quattordici anni divenne amico dei fratelli Paulo e Haroldo Tapajós, e con il secondo compose "Loura ou Morena", la sua prima canzone. nel 1929 intraprese gli studi di diritto a Rio de Janeiro. A partire dal 1932 scrisse le parole di dieci canzoni dei fratelli Tapajós. Terminati gli studi pubblicò i suoi primi due libri: Caminho Para a Distância (1933) e Forma e Exegese. In seguito lavorò come censore cinematografico (1935) e scrisse il suo terzo libro, Ariana, a Mulher (1936).
Studi avanzati e inizio della carriera
Nel 1938 de Moraes si trasferì in Inghilterra grazie ad una borsa di studio del governo inglese che gli permise di studiare letteratura ad Oxford. In quel periodo scrisse Novos Poemas e si sposò per procura. Nel 1941, durante la Seconda guerra mondiale, tornò a Rio e iniziò a scrivere recensioni cinematografiche e critiche in vari giornali e riviste. Due anni dopo si unì al corpo diplomatico brasiliano e pubblicò il libro Cinco Elegias. nel 1946 ebbe il primo incarico ufficiale: fu inviato a Los Angeles come vice-console e diede alle stampe il suo nuovo lavoro, Poemas, Sonetos e Baladas.
All'inizio del 1950, de Moraes tornò in Brasile a causa della morte di suo padre. Nel 1953 pubblicò il suo primo samba, Quando Tu Passas por Mim, composto assieme al musicista Antônio Maria). Nello stesso anno andò a vivere in Francia, come secondo segretario dell'ambasciata brasiliana. La sua opera teatrale Orfeu da Conceição vinse il concorso del IV centenario di San Paolo nel 1954. L'anno seguente scrisse dei testi per alcuni brani di musica da camera. Nel 1959 Marcel Camus trasportò sul grande schermo Orfeu da Conceição col titolo di Orfeu Negro (il film fu co-prodotto da Brasile, Francia, Italia e Portogallo. Incontrò allora un pianista sconosciuto, Tom Jobim, che aveva l'incarico di scrivere la colonna sonora del film. Jobim compose la musica di Se Todos Fossem Iguais a Você, Um Nome de Mulher e molte altre canzoni che furono registrate, tra gli altri, da Luís Bonfá. Orfeo negro vinse l'Oscar per il miglior film straniero, la Palma d'Oro al Festival di Cannes e il premio dell'Accademia Britannica.
In seguito al suo ritorno al lavoro di diplomatico in Francia e Uruguay, pubblicò le opere Livro de Sonetos e Novos Poemas II.
La bossa nova
Nel 1958, la cantante Elizeth Cardoso pubblicò l'album Canção do amor demais, segnando così l'inizio della bossa nova. L'opera include solamente canzoni del duo "Jobim-de Moraes", o di uno solo dei due (Canção do amor demais, Luciana, Estrada branca,Chega de saudade, Outra vez, ecc.), in una produzione che include anche João Gilberto nelle ultime due tracce. Grazie a quest'album, la notorietà di tutti questi artisti ebbe un grande impulso; al tempo le canzoni scritte da Jobim e de Moraes erano addirittura disputate tra i vari cantanti più famosi.
Negli anni sessanta de Moraes estende le sue collaborazioni a molti artisti brasiliani, in particolare lavora con Toquinho, che diventò poi il suo partner musicale preferito e uno dei suoi migliori amici. Le sue canzoni Para uma Menina com uma Flor e Samba da Bênção (musicate da Baden Powell) vennero incluse nella colonna sonora di Un uomo, una donna (Un homme et une femme) (1966) di Claude Lelouch, film che vinse il Festival di Cannes.
Oltre ai suoi interpreti brasiliani, centinaia di cantanti internazionali hanno registrato le sue 400 e più canzoni.
Vinícius de Moraes morì a Rio de Janeiro all'età di 66 anni.
De Moraes in Italia
Una selezione di poesie di Vinícius de Moraes è stata tradotta in italiano da Giuseppe Ungaretti, che conobbe de Moraes nel '37, durante il suo soggiorno in Brasile. Anche molte delle sue canzoni sono state tradotte. Nel 1969 de Moraes soggiornò alcuni mesi a Roma; durante questo periodo registrò il suo primo album in italiano, La vita, amico, è l'arte dell'incontro, affiancato da Sergio Endrigo, un giovanissimo Toquinho alla chitarra e dallo stesso Ungaretti che recita in maniera eccezionale alcune delle proprie traduzioni poetiche. Nel 1974 esce Per vivere un grande amore, registrato assieme a Toquinho. Nel 1976 viene prodotto La voglia la pazzia l'incoscienza l'allegria che, oltre al solito Toquinho, vede la partecipazione di Ornella Vanoni che interpreta alcune delle bellissime canzoni di de Moraes.
Curiosità
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Vinicius de Moraes si sposò nove volte. In occasione dell'ultimo matrimonio, Toquinho e il percussionista Mutinho gli dedicarono la canzone Escravo da Alegria (Schiavo dell'allegria).
La canzone di Bruno Lauzi "Il Leprotto Zip" contenuta nell'album del 1976 "Johnny Bassotto, la Tartaruga e altre storie" inizia con una dedica a Vinicius de Moraes "famoso poeta brasiliano, amico mio e di tutti i bambini" ed è cantata con un simpatico accento brasiliano.
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- 08-Água de beber - Garota de Ipanema - Sei lá (A vida tem sempre razão).flac (49.2 MB)
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- 10-Chega de Saudade - Se todos fossem iguais a você - Final_ Estamos aí.flac (25.2 MB)
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